Depositi pleistocenici di Ponte Arceons-Flaudona in Val Pesarina

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Il Torrente Pesarina è il più importante affluente destro del Torrente Degano. Il profondo solco che ha generato, orientato W-E, forma la più ampia ed estesa tra le vallate secondarie di tutta la Carnia. La sua evoluzione pleistocenica è dominata da alternanza di condizioni fluviali e glaciali.

In tempi precedenti all’ultimo glaciale (Würm), la Val Pesarina, priva di ghiacci, sviluppò una tendenza all’accumulo di sedimenti ruditici nel fondovalle (ghiaie) e lungo i versanti (pietrisco). Questo grazie alla mobilizzazione di grandi quantità di materiali detritici lungo le medie ed alte quote della vallata, dove le litologie dolomitiche e calcareo-dolomitiche particolarmente fratturate si prestavano ad essere convogliate verso il fondovalle. L’abbondante materiale detritico preservato in questo sito proveniva da Ovest (alta Val Pesarina: ghiaie) e da Nord (versante idrografico sinistro, Monte Cimon: pietrisco), incontrandosi nella zona tra Ponte Arceons e Flaudona. Nei due nuclei, nonostante le asportazioni operate dalle successive intense fasi erosive glaciali e fluviali, sono conservate le porzioni più significative dei due tipi di deposito.

Risalendo la Val Pesarina e transitando oltre Pesariis si fa visibile, sulla destra, la rupe di Flaudona. Da lontano appare come una fascia rocciosa verticale, priva di vegetazione e allungata secondo la pendenza del versante. Osservando la parete scoscesa, meglio se con un binocolo, si apprezza anche la sua netta stratificazione. è inclinata 25°, in accordo con la pendenza del versante. Si tratta di clinostratificazioni, ossia strati che si sono accumulati già inclinati all’origine.

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