Colle di Udine

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L’Alta Pianura Friulana centrale, a monte e a valle di Udine, è formata da prevalenti ghiaie in spessori fino a oltre 30 m. Sono sedimenti fluviali e soprattutto fluvio-glaciali deposti negli ultimi 50.000 anni. Rivestono un antico e tenace conglomerato pleistocenico il cui spessore, entro il perimetro della città, varia tra 15 e 30 m. Sondaggi e scavi attestano che alla periferia Sud di Udine il tetto del conglomerato si incontra a -13 m. Appena dentro la cerchia muraria, a 3 km di distanza, si porta a soli -3 m, per poi venire a giorno nel Colle di Udine, innalzandosi fino a oltre 20 m sul piano della città. Procedendo verso Nord si riabbassa a -13 m nella zona dell’Ospedale. Complessivamente il conglomerato disegna un’ampia e blanda piega.

Questa si appoggia a una faglia, inclinata verso NE, che ne ha guidato l’inarcamento, probabilmente intorno a un milione di anni fa. È interessante notare che di fronte alla struttura (faglia+piega) circa 20.000 anni or sono se ne è prodotta un’altra che, in versione ridotta, ne replica le geometrie.

Il rilievo del Colle di Udine deve dunque la sua presenza a un sollevamento tettonico. C’è da domandarsi come mai dell’antica bombatura del territorio in superficie oggi non resti traccia. Eppure le dimensioni della struttura sono ben superiori all’inarcamento di Sant’Osvaldo (v. geosito Anticlinale di Sant’Osvaldo) che, al contrario, è ben percepibile da chiunque transiti alla periferia Sud della città. La ragione è duplice. Si ricordi che ai tempi del sollevamento tettonico il Fiume Tagliamento transitava ancora tra Majano e Buia (v. geosito Antico spartiacque di Cimano), scorrendo proprio verso Udine dove, con tutta probabilità, univa le proprie acque a quelle del Torrente Torre. Fu sicuramente l’erosione fluviale congiunta dei due corsi d’acqua – contemporanea e successiva al sollevamento – a favorire la progressiva asportazione del conglomerato, dando forma al rilievo del Colle.

Se il Tagliamento poco meno di 20.000 anni fa non avesse seguito l’invito morfologico della Stretta di Pinzano (v. geosito Stretta di Pinzano e conglomerati miocenici) avrebbe proseguito la propria azione erosiva nel settore di Udine finendo per spianare il rilievo e, senza dubbio, cambiando la storia degli insediamenti storici e proto-storici.

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